Il Gazebo “globale” di Rimini

Italiano, inglese, francese, afgano, iracheno.

Queste le lingue parlate al Gazebo interculturale organizzato dalla Sezione Provinciale di Rimini per la campagna nazionale di sensibilizzazione intitolata “Stop alle bombe sui civili”, che rientra tra le iniziative promosse da ANVCG per celebrare la prima “Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”, (legge n.9 del 25 gennaio 2017).

Domenica 4 febbraio 2018, la Sezione di Rimini ha infatti allestito il proprio Gazebo presso il Centro “Le befane shopping center”, per informare, coinvolgere ed orientare in maniera proattiva l’opinione pubblica sui tragici effetti delle guerre sulle popolazioni civili che, data la nuova natura della conflittualità moderna, non sono più solo vittime ma target di inaudita efferatezza.

Infatti, malgrado la fiorente produzione internazionale, volta ad elaborare un decalogo dei diritti della persona, ogni giorno assistiamo annichiliti al resoconto di massacri contro le fasce più deboli della società, anziani, donne e bambini e  che calpestano i più elementari diritti umani.

Questa la premessa del  Gazebo “globale “ di Rimini.

A collaborare infatti all’evento, oltra ai rappresentanti del Direttivo  e dei  Promotori di Pace e di Solidarietà della Sezione, anche alcuni giovani provenienti dal Progetto SPRAR (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ) del Comune di Rimini, denominato   “Porto Sicuro“, che garantisce accoglienza, inserimento sociale ed integrazione formativa ai  richiedenti e beneficiari di “protezione umanitaria”.

Aman, Abdoulaye, Atta, Nabil, ragazzi provenienti da zone di conflitto e di violenza, accompagnati dalla coordinatrice dell’Associazione Agevolando Rimini,  che ha fatto da tramite tra la Sezione  ANVCG di Rimini e i referenti del progetto SPRAR, hanno infatti aderito all’iniziativa   volontariamente, mostrando  grande empatia al tema  divulgato.

Con grande entusiasmo, i “giovani uomini”, che sono dovuti crescere troppo presto, lasciando  ancora minorenni il loro paese di origine martoriato da guerre e crudeltà,  hanno distribuito il materiale informativo inerente la campagna promossa, i gadget inviati dalla Presidenza Nazionale ed accompagnato al Gazebo le persone interessate ad approfondire la conoscenza con la nostra Associazione e  del suo mandato di  promozione ed educazione alla pace  e,  ad associarsi  come nuovi Promotori di Pace e Solidarietà.

Partendo infatti dal concetto di dignità della persona e del valore etico ed universale della  fratellanza, la Sezione provinciale di Rimini, in un’ottica di generatività sociale ha fortemente voluto la presenza di questi suoi nuovi  giovani amici.

Le nuove vittime civili di guerra, infatti, di culture diverse, di storie di vita diverse sono accumunate dalla stessa sofferenza che appartiene alla categoria dell’umanità.

Simona Cicioni

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