Convegno “Vittime e conflitti. La dignità negata. Testimonianze dirette a confronto”

Nella ricorrenza della prima “Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo” (istituita con legge n. 9 del 25 gennaio 2017), la Sezione ANVCG Onlus di Rimini, al fine di promuovere, secondo i principi dell’ art. 11 della Costituzione la cultura della pace e del ripudio delle guerre, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale, sede territoriale di Rimini,  l’Associazione Agevolando e il ricercatore storico Dott.Susini del progetto didattico ”Storia per tutti” organizzerà  il  giorno 8 FEBBARIO 2018, dalle ore 9.30 alle ore 12.00, presso il  Teatro degli Atti -Rimini, il  CONVEGNO, intitolato “Vittime e conflitti. La dignità negata. Testimonianze dirette a confronto”, rivolto agli studenti  delle scuole secondarie di primo e secondo grado e alla cittadinanza.

L’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio dell’Ufficio Scolastico ragionale, del Comune di Rimini, della Provincia di Rimini e della Regione Emilia Emilia Romagna, che ha contestualmente aderito al Comitato d’Onore, istituito per l’occasione.

Testimoni orali saranno: Franco Leoni Lautizi (sopravvissuto alla strage di Marzabotto), Aman Ahmadzai (Afghanistan), Jerreh Jaiteh (Gambia), Al Khaled Ahmad (Siria).

Relatore,  Dott. Susini, “Il testimone della Storia. L’uso delle fonti orali”.

Il Convegno, avvalendosi del metodo della trasmissione orale, vuole offrire una giornata di solidarietà alle vittime delle guerre e dei conflitti nel mondo  e ponendo l’accento alla narrazione e alla memoria, legittimarsi come momento di profonda relazione sociale e riflessione collettiva.

Scarica il progetto

info e adesioni:  info@anvcgrimini.it

 

 

Franco Leoni Lautizi scrive al ragazzo autore del gesto fascista

Lettera aperta di Franco Leoni Lautizi, sopravvissuto alla strage di Marzabotto, al ragazzo autore del gesto fascista sul campo di calcio domenica 12 novembre 2017.

“Ciao Eugenio,
sono Franco, uno dei pochi sopravvissuti alla strage di Marzabotto.
Non voglio commentare il tuo gesto, questo lo lascio ai giornali e alla politica.

Ti invito solo ad incontrarmi, a quattro occhi, senza riflettori.

Ti racconterò quello che è avvenuto in quei tragici giorni dal 29 settembre al 5 ottobre 1944.

Una barbarie inimmaginabile per un ragazzo della tua età, che, fortunatamente, non ha conosciuto la guerra.

Sono passati più di settanta anni dall’eccidio, ma ancora oggi l’incubo di quella ferocia mi accompagna ogni giorno.

Ascolta la mia storia.

Se solo riuscirò a far breccia nel tuo cuore e a condurti ad un vero pentimento, allora avrò fatto molto e il sacrificio di tante persone innocenti sarà servito a qualcosa.

Dalle macerie della tragedia di Marzabotto ho imparato una cosa importante: il Perdono”.

Franco Leoni Lautizi, sopravvissuto alla strage di Marzabotto